Nata il 18 settembre 1991 alle ore 5:03 a Mestre, è cresciuta a Mira prima di trasferirsi a Treviso. Il suo percorso artistico è iniziato come fotografa di eventi e concerti punk nel veneziano, collaborando con diverse webzine di musica underground. Inizialmente affascinata dalla capacità della fotografia di controllare e gestire memorie, momenti e persone, ha trovato in essa uno strumento per dominare il caos. Tuttavia, l'iscrizione all'Accademia di Belle Arti di Venezia ha ampliato i suoi orizzonti creativi, portandola a esplorare nuove forme espressive come le installazioni artistiche e il video.
Nel 2018 ha conseguito la laurea triennale in Arti Visive e Progettazione Multimediale con una tesi intitolata "Harmlessness", incentrata sulla fragilità e sul controllo. Questo progetto, che si è esteso tra installazione, performance e monografia, ha segnato una svolta nel suo percorso, approfondendo la consapevolezza della fragilità umana e del desiderio di controllo che ne deriva.
Proseguendo gli studi al biennio magistrale in Arti Multimediali e Nuovi Linguaggi Visivi, sempre presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha continuato a esplorare queste tematiche, declinandole in una chiave più politica con la tesi "Autotrofia Antropocentrica", con cui si è laureata nel 2023. Sviluppata durante il lockdown del 2020, la ricerca ha riflettuto sulle condizioni che hanno portato a quel momento storico, esaminando il rapporto tra uomo e natura. Questo progetto ha evidenziato la necessità di ripensare questa relazione, adottando nuovi approcci che promuovano una cooperazione rispettosa e sostenibile, lontana dalle dinamiche di controllo, oppressione e prevaricazione tipiche dell'era del Capitalocene nei confronti degli ecosistemi naturali, dei territori e delle persone native che li popolano.
Parallelamente alla sua ricerca artistica lavora come caregiver, occupandosi principalmente di persone anziane. Questo ruolo le permette di confrontarsi quotidianamente con la fragilità umana, influenzando profondamente la sua pratica artistica e la sua sensibilità verso le tematiche sociali, antropologiche ed ambientaliste. Attualmente, ha intrapreso un percorso di studi per diventare insegnante in discipline audiovisive, con un'attenzione particolare ai disturbi specifici dell'apprendimento e ai bisogni educativi speciali.
Antispecista, transfemminista e ambientalista. Questi principi fondamentali permeano la sua ricerca artistica in maniera imprescindibile. Oltre alla carriera artistica, suona la batteria da autodidatta in vari progetti musicali, continuando a esplorare nuovi linguaggi espressivi e a contribuire attivamente alla scena artistica e culturale contemporanea prendendo parte all’organizzazione di eventi culturali attraverso la collaborazione con alcuni collettivi artistici (SubSculture, Mir’Arti).